Il biologico è sano, più fresco, eticamente più corretto – ma sai come conservarlo? Per evitare sprechi (di tempo e di denaro) Nuncas ti dice come organizzare la tua dispensa bio.

Negli ultimi anni il biologico è andato davvero oltre la tendenza – è divenuto uno stile di vita. Acquistare verdure e frutta fresche provenienti da zone incontaminate ti dà una sensazione di benessere immediata (oltre a produrre effetti positivi sulla tua salute) ma avere sempre a portata di mano alimenti biologici e al tempo stesso freschi può rendere un po’ più complicata la conservazione del cibo in casa, soprattutto se sei abituata a fare approvvigionamenti settimanali.

I prodotti che possono essere definiti “biologici” sono coltivati seguendo un metodo rigoroso che non ammette l’impiego di sostanze nocive per l’ambiente e la salute degli uomini o degli animali. Chi coltiva in modo biologico sceglie di tornare ad un’agricoltura (o allevamento) tipici degli anni passati. Sono vietati pesticidi, additivi, conservanti e aromi artificiali, nonché tutte quelle tecniche che mirano a spingere la natura oltre il suo limite di produzione. Niente antibiotici agli animali, niente allevamenti in batteria, ma animali liberi di pascolare che si cibano di mangimi biologici. Risultato: alimenti sani, preparati senza l’aiuto di sostanze che possano essere in qualche modo, diretto o indiretto, dannose. Ma molto più difficili da tenere fresche sugli scaffali e da conservare in casa. Ecco perché il biologico costa un pochino di più. Anche se regala molto di più. Non è da molto che esiste una Legge per tutelare i consumatori che scelgono il biologico. Nei Paesi del Nord Europa – da dove la tendenza arriva – molte aziende si sono inizialmente autoregolamentate. In Inghilterra il biologico è stato aiutato da una Legge proposta dal Duca di Windsor Carlo d’Inghilterra, passato all’azione riconvertendo al biologico tutte le terre della sua tenuta in Cornovaglia.

Dal 1° luglio 2010 i prodotti biologici, per potersi definire tali, devono avere il bollino europeo di riconoscimento. Quindi fai attenzione a ciò che comperi e non fidarti del marchio generico “bio” esposto dai supermercati. Nelle grandi città iniziano esserci piccole catene specializzate nel biologico, nei paesi devi comunque cercare il bollino blu della certificazione per avere certezza di acquistare bio. Infine, è corretto sottolineare come un prodotto “a chilometro zero” non sia necessariamente biologico, anche se limita (evitando trasporti lunghi) l’impatto sul nostro ecosistema.

Chi acquista un prodotto biologico ha dunque la garanzia di mangiare in modo sano un prodotto fresco e ha la coscienza più leggera perché contribuisce in modo efficace anche alla biodiversità e al rispetto della natura in molte delle sue forme. Il rovescio della medaglia è a livello organizzativo: devi imparare a conservare tutto in modo molto efficiente. Se in un frigorifero normale un frutto che fa la muffa può trasformarsi in una vera e propria bomba batteriologica, in un frigorifero pieno di prodotti bio ciò è ancora più vero e maggiormente temibile – batteri in giro a contatto con prodotti che non possono difendersi.

Per cominciare: separa le tipologie di prodotto, sistema su diversi ripiani la carne e i formaggi e i latticini e le uova – verdure e frutta hanno invece il loro spazio negli appositi cassetti. Spesso i prodotti bio sono venduti senza confezione, ma per conservarli in frigorifero devi inserirli in appositi sacchetti o contenitori (per la frutta e la verdura meglio quelli con microfori che lasciano respirare il prodotto).

Se vuoi fare un passo in più, sappi che per conservare il cibo la moderna tecnologia mette a disposizione sistemi di aspirazione dell’aria che creano un ambiente sottovuoto, un sistema efficace di conservazione che ti permette di allungare la vita degli alimenti … tutto conservato in frigorifero per un periodo superiore a tre volte rispetto al normale sistema di conservazione. Esistono diversi modelli di macchine per il sottovuoto casalingo, grandi e piccoli, che utilizzano sacchetti già pronti, barattoli con coperchi speciali oppure sacchetti da tagliare nella dimensione più utile al momento. Se – ad esempio – sei iscritta ad uno di quei servizi di consegna a domicilio di prodotti bio che arrivano una volta alla settimana, con il sottovuoto risolvi la maggior parte dei tuoi problemi.

Per il resto, ti basta avere un buon frigorifero tenuto in condizioni efficienti e un buon detergente, come Nuncas Frigorifero, in grado di pulirlo e igienizzarlo: sarà come avere a portata di mano un orto pieno di ortaggi freschi e un giardino colmo di alberi da frutta bio, non tornerai mai più indietro.